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25
Feb
2010

Acne



Acne

Con il termine acne s’intende una patologia  cutanea che colpisce il follicolo pilifero. In linguaggio comune le manifestazioni sono chiamate brufoli o foruncoli. Si tratta di un processo infiammatorio dei follicoli pilo-sebacei che interessa soprattutto il viso, la schiena, il collo, il torace, le natiche la radice delle cosce. La prima manifestazione di solito è il comedone o punto nero. Il fenomeno dopo si estende e alla fine si può produrre una cicatrice talora permanente.


L’acne è frequente nella fase puberale e talora dura sino ai 30 anni. Si sviluppa in ambedue i sessi ed è più frequente nei paesi caldi. Di solito migliora con l’età ma talora persiste anche dopo
 L’acne si sviluppa in ambedue i sessi e naturalmente provoca importanti risvolti anche psicologici e relazionali.

Perché si sviluppa l’acne in alcune persone e in altre non si sviluppa?
Sicuramente alla base c’è un fattore genetico, che può manifestarsi prima o dopo e può essere più o meno accentuato, in relazione a fattori ambientali o abitudini di vita o alimentari (epigenetica)i?
I fattori che più sono considerati aggiuntivi o aggravanti sono: Il fumo, l’alimentazione e l’uso di prodotti cosmetici non adatti etc.

Meccanismo patogenetico:
I follicoli sebacei-piliferi sono influenzati dagli ormoni maschili in modo diverso da caso a caso. La ricchezza di recettori specifici (recettori degli androgeni) o la capacità del follicolo di aumentare la produzione in sede di androgeni (presenza di enzimi che trasformino ormoni circolanti in androgeni) sono alla base del fenomeno.
Tali azioni si possono estrinsecare in modi diversi: possono produrre l’aumento dei peli in zone ove specialmente nella donna di solito non ci sono o possono aumentare la produzione di sebo. Considerato che la produzione di sebo può causare un’infiammazione e la sovrapposizione d’infezioni batteriche si spiega come il comedone evolva in pustola  e in cicatrice più o meno evidente.


Talora l’infezione viene propagata dall’abitudine di schiacciare le formazioni purulente diffondendo l’infezione.
In definitiva i processi coinvolti sono:
Il fattore genetico, che alla fine produce nella sede un’eccessiva  azione degli ormoni maschili,
L’infiammazione
La produzione di sebo
L’infezione

L’acne è una manifestazione cutanea o è un aspetto di un problema generale?
L’acne è quasi sempre androgenico e presuppone una sregolazione ormonale che si associa ad altri problemi soprattutto nella donna.
Tutte le donne producono ormoni maschili, anzi gli ormoni maschili sono anche i precursori degli estrogeni, i principali ormoni femminili.

Di solito le ovaie e le ghiandole surrenali producono ormoni potenzialmente maschili che vengono immessi in circolo, di cui i principali sono il deidroepiandrosterone solfato, è l’androstenedione e il testosterone.
L’androstenedione dell’ovaio e eventuali altri ormoni potenzialmente androgeni prodotti dalle ghiandole surrenaliche, possono essere metabolizzati dal follicolo pilifero e attivarsi a testosterone e successivamente a  diidrotestosterone, che sono potenti ormoni maschili e promuovono nel follicolo pilifero sia la crescita abnorme del pelo che il sebo in eccesso e quindi sono alla base dell’acne.


Il 10% delle donne in età fertile ha la sindrome dell’ovaio policistico (vedere nel sito un altro capitolo) che associa sia problemi ginecologici (mestruazioni ritardate o talora assenti e quadro ovario caratteristico) sia problemi connessi ad aumentata funzione degli ormoni maschili (oltre all’acne può esserci perdita eccessiva di capelli peluria nelle zone tipiche cute e capelli grassi seborrea, sudorazione odorosa), sia problemi infiammatori (rischio futuro di patologie metaboliche e cardiovascolari, soprattutto nelle pazienti obese).

A chi bisogna rivolgersi?
Il medico sia esso dermatologo o endocrinologo o ginecologo dovrebbe conoscer i problemi patogenetici, sia per fare la diagnosi accurata che per fare la terapia più adatta al singolo caso.
Da questi presupposti un paziente o una paziente con acne deve essere valutata sotto tutti gli aspetti (generale metabolico endocrino, andrologico nel maschio e nella donna ginecologico) eseguendo gli esami necessari che serviranno prescrivere  la terapia più appropriata.

Terapia dell’acne
La terapia dovrebbe essere risolutiva anche se spesso le cicatrici restano e dovranno essere eventualmente tener conto dei dati clinici e biochimici raccolti. La terapia dovrebbe essere indirizzata a  bloccare la produzione o l’azione degli ormoni maschili ed a curare l’infiammazione e l’infezione. La scelta del farmaco antiandrogeno (spironolattone, flutamide, finasteride, cipropterone acetato o altro) deve essere decisa dallo specialista, in base  al quadro generale.  In particolare l’uso di tali sostanze non è compatibile con il rischio di gravidanza (rapporti scoperti) e necessita di un controllo periodico sia clinico che  di laboratorio.


Dato che il problema è generale, la terapia non dovrebbe solo contemplare l’uso di creme a meno che non si tratti di forme lievi, ma si deve trattare l’alterazione ormonale e l’aspetto metabolico: la produzione abnorme di ormoni maschili nella donna è molto spesso dovuta a uno stimolo abnorme da parte dell’insulina prodotta dal pancreas
Bisogna fare una dieta in caso di peso eccessivo
Bisogna eliminare il fumo
Bisogna curare l’alimentazione per contenere la produzione di insulina e ridurre al minimo l’assunzione di grassi soprattutto i fritti. La dieta non deve tanto essere per forza ipocalorica (anzi talora mangiare troppo poco è controindicato) ma deve impedire una rapida salita dell’insulina dopo il pasto, favorendo l’aggiunta di proteine oltre ai carboidrati e alle verdure.


Se vi è un problema metabolico si possono somministrare anche farmaci che migliorano l’utilizzazione dell’insulina come la metformina e l’inositolo
Deve essere associato, nei casi più gravi o quando necessario, l’uso di un antibiotico magari ad effetto ritardato per un tempo adeguato.
La terapia antiinfiammatoria va fatta, se possibile, usando prodotti che associano l’azione antiandrogena e quella antiinfiammatoria.
Si debbono anche associare creme o prodotti topici adeguati
Sono descritte varie creme contenenti ad esempio acido retinico, acido azelaico, acido glicirretinico (vedere in altro capitolo del mail l’effetto della liquirizia).
Sono consentite creme idratanti e coprenti particolari solo se non peggiorino la situazione.


E i contraccettivi?
L’uso di contraccettivi è popolare. In realtà essi non sono curativi che in parte. Riducono sì la concentrazione di ormoni maschili ma di solito non in modo adeguato e talora peggiorano la situazione, considerando che numerosi componenti progestinici hanno una blanda azione androgenica. L’uso di un contraccettivo contenente un atiandrogeno può avere un effetto che però nella mia esperienza non è di solito duraturo dopo la sospensione. Di recente sono stati messi in commercio contraccettivi contenenti un progestinico particolare che protegge dall’effetto degli androgeni, ma anche tale preparato non ha sempre un adeguata azione antiandrogena. Naturalmente anche in questo caso si deve considerare il volere della paziente e se la contraccezione è richiesta come tale, una volta fatti gli esami, si cercherà di associare prodotti che proteggano da eventuali effetti indesiderati
Inoltre debbono sempre essere tenuti in conto i problemi metabolici, spesso associati anche in persone magre.

Malattia di Verneuil
E’ una malattia infiammatoria cronica che interessa soprattutto la regione genitale e perianale ma che può interessare qualunque parte del corpo. Le ghiandole sudoripare vanno incontro a suppurazione confluendo fra di loro. All’inizio il quadro è simile a quello di un foruncolo ma dopo la situazione procede e tende a recidivare o a manifestarsi in altre zone del corpo E’ una malattia invalidante in quanti spesso le pazienti debbono ricorrere al chirurgo per l’incisione di ascessi particolarmente voluminosi.
Anche in questo caso sembra nella nostra esperienza che si possa ipotizzare un coinvolgimento degli ormoni maschilli e di processi infettivi per cui la terapia mirata anche contro questi due fattori può talora dare risultati soddisfacenti.


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Commenti
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