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16
Mag
2014

L’ANDROLOGIA (disfunzione erettile, eiaculazione precoce e problematiche connesse)


L’andrologia è una branca dell’endocrinologia e della medicina interna che presenta numerosi aspetti che devono essere conosciuti sia dal medico che dal paziente. L'andrologia si occupa in modo approfondito delle problematiche legate all'apparato genitale maschile. Tali problematiche spaziano dalle disfunzioni, alle malformazioni, alle patologia riproduttive ma anche alle problematiche che insorgono con l’età.

Data la delicatezza dl problema talora è opportuno per motivi psicologici un contatto con uno specialista piuttosto che con il medico che conosce già il paziente, anche se dovrebbe essere il medico di famiglia ad avere il primo approccio al problema per decidere se avviare il paziente allo specialista.

L’andrologia di se deve essere considerata non una specialità avulsa da altre, ma deve essere considerata parte integrante della medicina interna.

La storia clinica e la visita del paziente con problemi andrologici e non andrologici
Il medico che visita un paziente non dovrebbe mai dimenticare sia nella storia che nella visita l’aspetto andrologico. E’ noto che molte malattie generali si associano ad aspetti andrologici che talora precedono l’insorgenza manifesta della malattia stessa e viceversa molte malattie andrologiche si associano a problematiche internistiche.

Un maschio difficilmente contatta un medico per un problema ma quando lo fa vuol dire che per lui è molto importante. L’ideale sarebbe di cambiare questa mentalità con una maggior informazione come attualmente si cerca di fare.

L’abilità del medico deve anche essere volta ad indagare la problematica andrologica anche in pazienti che magari si fanno vedere per altri problemi. Nella raccolta della storia si dovrebbe chiedere della diuresi, della presenza di nicturia, di fastidio nella zona genitale, della difficoltà erettile, dieventuali difficoltà della coppia nel rapporto o nella ricerca della gravidanza. Tale aspetto è fondamentale nelle coppie che vanno dallo specialista per un problema di sterilità, definita come l’insuccesso dopo un anno di tentativi liberi.

Un’altra problematica da approfondire è quella relativa ad eventuali infezioni note o sospette sia alla sfera genitale-rostatica che urinaria. Il medico terrà nella massima considerazione gliesami eseguiti che riguardano la salute in generale per individuare spunti diagnostici o altro.

Una volta raccolta la storia, la visita deve essere completa sia che il medico sia specialista andrologo sia che sia endocrinologo o internista. In poche parole il paziente dovrebbe sempre essere visitato in modo completo.

Per esempio l’osservazione di particolari caratteristiche generali potrebbe già farci sospettare qualche problema andrologico (obesità, timbro della voce, disposizione dei capelli, dei peli, del grasso, proporzione fra gli arti e il tronco etc). Gli organi che richiedono la massima attenzione sono la tiroide, il cuore, la pressione e l’addome per passare dopo all’attenta valutazione dei genitali. La lunghezza del pene di solito non è un problema, dato che una buona parte del pene in situazioni di riposo si trova all’interno dell’addome.

Molto importante è invece l’osservazione di alterazioni della cute del pene (arrossamento, alterazioni della mucosa presenza di difficoltà a scoprire il glande. Questo ultimo aspetto viene chiamato parafimosi se parziale o fimosi se completo e può essere responsabile di difficoltà del rapporto e dell’erezione efficace.

Il pene può avere delle deviazioni in erezione di cui il paziente riferirà per poter dopo eseguire un test con ecodoppler prima e dopo iniezione di prostaglandine o di farmaci a base di sidenafil o tedalafil o altri analoghi.

I testicoli devono essere attentamente esaminati nel loro volume, nella consistenza nella dolorabilità nella presenza di varici venose chiamate varicocele che di per se possono causare alterazione della fertilità. Il varicocele quasi sempre si sviluppa solo a sinistra ma le implicazioni sulla produzione e funzione degli spermatozoi sono bilaterali.

Il medico valuterà se necessario l’eventuale secrezione dallo sbocco dell’uretra la presenza di ernie. Si deve indagare la presenza di linfonodi inguinali le cui particolari caratteristiche ci potrebbero far pensare ad una patologia infettiva. Naturalmente la presenza di linfonodi inguinali è un fenomeno quasi sempre normale ma le caratteristiche particolari debbono far considerare al medico anche tutte le altre possibili cause magari non andrologiche del problema.

E’ opportuno infine esaminare gli epididimi e la prostata, in quanto essa produce una buona parte del succo spermatico e una sua alterazione di qualsiasi tipo compromette spesso la funzione erettile e riproduttiva. Un altro fattore importante è la misurazione della pressione arteriosa, la valutazione dei polsi arteriosi, l’esame neurologico. Da tutte queste considerazioni deriva come un paziente con riferiti problemi andrologici deve subire una visita generale ma anche pazienti con alterazioni obiettivi alla visita generale devono essere valutati dal punto di vista andrologico sia per scoprire qualche alterazione in atto sia per poter prevenirne l’insorgenza.

Una volta eseguita la visita, il medico deve raccogliere ed elaborare tutti gli elementi raccolti e cercare di metterli insieme per fare un’ipotesi diagnostica da verificare con altri esami e per decidere sulla terapia.

Problematiche più importanti affrontate dall’andrologia
Vorrei ora elencare qualche problema particolare che può essere il motivo di preoccupazione sia per il paziente e talora per il medico che lo riscontra la prima volta.

1-disfunzione erettile:
Si definisce come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto soddisfacente In passato tale situazione veniva chiamata impotenza. L’incidenza di disfunzione erettile varia notevolmente con l’età, aumentando progressivamente nelle fasce più avanzate. La disfunzione erettile è un disturbo non occasionale che ha sempre un’origine da indagare, non necessariamente di natura patologica.

La psiche, ad esempio, gioca un ruolo cruciale nella biologia umana, e particolarmente nella vita sessuale sia maschile che femminile. Altri fattori favorenti sono il consumo di alcool e il fumo. Molto spesso invece la causa è organica, si tratta in pratica di una malattia. Le cause note più frequenti sono, le malattie cardiovascolari, alcune malattie neurologiche come la sclerosi multipla, il Parkinson, altre malattie come l’insufficienza renale, l’ipertensione, malattie croniche, alcune malattie endocrine e metaboliche, come il diabete, la disfunzione della tiroide, la sindrome di Cushing, gli ipogonadismi, l’aumento della prolattina, l’obesità, l’uso di certi farmaci specialmente farmaci per l’ipertensione, antidepressivi, steroidi, estrogeni, cortisonici.

Naturalmente non tutti i pazienti con tali malattie sviluppano la disfunzione ma alla presenza di una disfunzione erettile. Tutte queste situazione devono essere tenute presenti dal medico. Numerose altre patologia possono essere coinvolte e quindi la storia approfondita e la visita sono indispensabili per arrivare ad un sospetto eziologico. Una volta che il medico o lo specialista abbiano valutato a fondo il problema sarà da pensare alla terapia che potrebbe coinvolgere farmaci vasodilatatori antiprostaglandinici anche per microiniezioni nei corpi cavernosi del pene.

La terapia a tuttora più nota è quella con l’uso di inibitori della fosfodiesterasi, come il sidenafil (Viagra), Tedalafil (Cialis) o vardenafil (Levitra) o altri. Tutti questi farmaci non sono scevri di rischi in pazienti particolari per cui l’uso dovrebbe essere concordato con il medico. Talora potrebbe anche essere utile una valutazione psicologica che potrebbe essere fatta direttamente dal medico di famiglia o dall’andrologo o da specialisti. A tale proposito qualsiasi medico dovrebbe sempre essere anche psicologo.

2-L’eiaculazione precoce Si definisce come la difficoltà o incapacità da parte di un soggetto di esercitare il controllo volontario dell’eiaculazione. E’ un disturbo abbastanza frequente ma spesso per la delicatezza del problema chi ne è affetto non vuole esporlo allo specialista. Può insorgere dal momento dei primi rapporti e tale fenomeno di solito transitorio e si risolve con la maggior consapevolezza e padronanza dell’atto sessuale Il problema invece diventa più complesso in casi un cui l’eiaculazione precoce si manifesta in seguito in soggetto che prima non ne era affetto.

Potrebbe avvenire solo con una partner particolare oppure essere presente sempre. L’entità del problema può anche essere classificata in base al tempo di durata dell’atto eiaculatorio che può varia da meno di un minuto a vari minuti ma in ogni caso il rapporto non è soddisfacente a causa di questo problema. Talora l’eiaculazione precoce avviene prima della penetrazione e talora si associa a mancanza di orgasmo. ?In alcuni uomini, l'eiaculazione, oltre ad essere precoce, avviene in assenza di orgasmo Le cause possono essere varie e possono essere psicologiche od organiche, ma spesso le due cause si sovrappongono per la consapevolezza dell’esperienza dei rapporti precedenti. Le cause fisiche più frequenti sono le cause urologiche come le uretriti e le prostatiti, oppure alterazioni del frenulo o del prepuzio, (parafimosi, fimosi, frenulo corto).

Altre cause sono l’abuso di alcol, di droghe o di fumo alterazione del glande che lo rendono ipersensibile. La causa psicologica è legata all’ansia di prestazione o alla consapevolezza o paura che anche questa volta il problema si ripeta.

PS la parte della sterilità di coppia è stata svolta in un altro script del mio sito.
Segnalo infine il capitolo degli ipogonadismi che si associano di solito a problemi di sterilità o infertilità. La malattia più frequente è la sindrome di Klinefelter che deve essere distinta dall’orchite infettiva per esempio da parotite chpuò complicarsi con un’orchite bilaterale può dare un ipogonadismo primitivo e si associa a mancata produzione o grave deficit di produzione di testosterone e sterilità in quasi tutti i casi.

Naturalmente anche altre situazioni devono essere tenute presenti specie i tumori testicolari, l’irradiazione, gli interventi, alterazioni più rare come quelle associate a ridotta percezione degli odori etc. Il medico specialista conosce tutte queste problematiche e molte altre più rare, che non elenco, e saprà alla fine trovare la diagnosi e se possibile la terapia adatta. In casi in cui non si possa trovare la causa, si parlerà di causa idiopatica che in futuro sarà probabilmente spiegata.

Per fare una conclusione le problematiche legate alla sfera sessuale e riproduttiva maschile dovrebbero essere inizialmente valutate dal medico di famiglia che decidere se avviare il paziente o la coppia dallo specialista che dovrebbe sempre considerare il problema a 360 gradi.

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