È stato pubblicato di recente un nostro studio fatto in pazienti con sindrome dell’ovaio policistico ()PCOS che avevano contratto il COVID durante la terapia con Aldactone.
L’amenorrea può essere primaria (non si è mai presentato il flusso) o secondaria ( assenza del ciclo mestruale per una durata superiore ai 6 mesi). L’amenorrea invece è fisiologica nella fase prima del menarca (epoca della prima mestruazione), in gravidanza, nel periodo di allattamento e nella menopausa
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è oggi (attualmente) una delle patologie più comuni in campo ginecologico, endocrinologico, dermatologico e metabolico. I vari aspetti della sindrome fanno afferire le pazienti a vari specialisti che magari si concentrano sul problema di loro pertinenza mentre è oramai assodato che si tratta di una malattia sistemica, che interessa in altre parole, vari campi della medicina interna. L’attuale a definizione diagnostica attuale di PCOS si basa sulla presenza di due di questi tre parametri: 1-oligo o amenorrea 2-segni clinici e/o biochimici di iperandrogenismo 3-quadro ecografico tipico (corona di, almeno 9, cisti alla periferia dell’ovaio) In base a tali parametri, la prevalenza della PCOS nella popolazione femminile fertile si aggira sul 10-15%.